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STRADE DELLA ROMA PAPALE

Vicolo di San Giuliano (R. V – Ponte) (da via dei Banchi Nuovi a via di Monte Giordano)

Prende il nome dalla chiesa di S. Giulianello (aveva la facciata a via Banchi nuovi), come la chiamava il popolo, ed è esistita fino al 1939-1940, quando fu sostituita da una casa. Chiesa che attraverso i secoli cambiò forma e nome: “S. Angelo de Reniczo”; a “domo Egidii de Poco”; "de Miccinellis[1]; e la corruzione di questo nome in “Macerello, Mozzarella, Mincinello", e finalmente "San.Giuliano in Banchi". Nel 1472 fu data in enfiteusi perpetua al collegio dei cursori [2] e nel 1846 alla confraternita di S. Maria del Soccorso [3].

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[1]            Sebastiano Miccinello aveva nel 1512 al suo soldo 20 cavalieri balestrieri e 30 pedoni. Nel censimento del 1526-1527, la famiglia  era formata  da “60 bocche”. I Miccinelli originari d’Orvieto e di Velletri, vennero a Roma alla fine del XIII sec.

[2]            Membri di un Collegio dei Cursori pontifici, con a capo il “Maestro dei Cursori apostolici del papa”. Derivati dai cursori d’epoca romana, i primitivi cursori apostolici, sopratutto al tempo delle persecuzioni, avevano incarico di commessi per portare le lettere dei vescovi. Rimasti personaggi che godevano della massima fiducia del papa, fanno oggi parte della famiglia pontificia, ed espletano tutti gli incarichi, su indicazione del papa, come l’assistenza ravvicinata del pontefice in tutti i suoi spostamenti, dalla difesa personale, all’approvvigionamento dell’acqua necessaria al pontefice. Al giorno d’oggi, assistono il pontefice nelle cerimonie ufficiali e non, e per i bisogni del pontefice durante i suoi spostamenti.

[3]            Arciconfraternita, fondata nel 1638 con Breve di Urbano VIII (Maffeo Barberini - 1623-1644), su patrocinio del Cardinale di S. Onofrio, Antonio Barberini (1608-1671), con la missione di assistere gli infermi e i bisognosi, nella città di Roma e dintorni. Accresciuto sensibilmente il numero di fratelli e dei fedeli, dopo una permanenza in una cappella di S. Giovanni dei Fiorentini a Ponte e di S. Tommaso in Parione, ebbero esigenza  di stabilirsi in una chiesa propria e,  per questo, si unirono con la Confraternita di S. Giuliano, ai Banchi, con approvazione di Clemente XII (Lorenzo Corsini - 1730-1740), per intercessione del Cardinal Vicario Giovanni Antonio Guadagni (1674-1759), nel 1739.

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Vicolo_di_S_Giuliano (2)

Vicolo di S. Giuliano

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Vicolo di S. Giuliano
Portone al n. 10

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